Gli strumenti compensativi sono utili se…

Strumenti compensativi e abilità compensative

Il loro utilizzo è un diritto riconosciuto agli alunni e agli studenti con DSA dalla Legge 170/2010. Essi vengono indicati in sede di diagnosi e all’interno del Piano Didattico Personalizzato, considerando le caratteristiche del disturbo. Gli strumenti compensativi sono tutti quegli strumenti informatici e didattici che consentono a bambini e ragazzi con DSA di non partire da una situazione di svantaggio rispetto ai compagni di classe. Aiutano quindi a ridurre gli effetti negativi determinati dai Disturbi Specifici dell’Apprendimento.

Ma quali sono questi strumenti che un bambino o un ragazzo con DSA può utilizzare? Possono essere di vario tipo, sia cartacei come le tabelle dei tempi verbali o la tavola pitagorica, sia informatici come la sintesi vocale, programmi di videoscrittura con correttore ortografico e penne digitali che registrano le lezioni mentre si scrivono appunti. Questi sono solo alcuni esempi.

Si sente spesso parlare di strumenti di compensazione, ma noi sappiamo bene che qualsiasi strumento nelle mani di una persona che non è abile ad utilizzarlo non serve a nulla. Ecco allora la necessità di fare riferimento non solo agli strumenti compensativi, ma anche alle abilità compensative. Un bambino o un ragazzo con DSA ha l’intelligenza per comprendere che il protagonista della situazione non è lo strumento, ma lui, soggetto, che ne sfrutta le potenzialità nel momento in cui impara ad usarlo.

Come sottolineato dalle Linee guida del Miur, non si acquisisce immediatamente la capacità di utilizzare uno strumento compensativo, soprattutto se tecnologico: è necessario impartire un vero e proprio addestramento tramite un percorso guidato. Come ogni competenza, anche quella compensativa viene acquisita con esercizi progressivi e graduali. Dare la possibilità ad un allievo disgrafico o disortografico di utilizzare programmi di videoscrittura può essere una buona opportunità. Se però non viene preventivamente formata la sua capacità di usare la tastiera, lo strumento risulta inefficace.

Affinché venga acquisita dimestichezza con la tastiera, esistono software proposti sotto forma di gioco che solitamente vengono ben accolti dal bambino. Diventare abili e veloci nell’utilizzo dei programmi di videoscrittura, che permettono di modificare e integrare i testi rapidamente, è un grande vantaggio per qualsiasi alunno, anche senza DSA. Crescendo, la richiesta della scuola continua ad aumentare. Per affrontare le attività di studio il computer è sicuramente un valido alleato per tutti; si pensi alla possibilità di creare in modo rapido mappe concettuali, tabelle, schemi riassuntivi.

La motivazione del bambino, o del ragazzo, e la presenza di un adulto che sostenga l’addestramento, a casa o a scuola, sono condizioni indispensabili per ottenere risultati significativi. Se a casa i genitori non possono dedicare tempo a questo tipo di assistenza, è opportuno che chiedano un aiuto esterno.Gli esperti consigliano di introdurre l’utilizzo del computer nel periodo di frequenza della scuola primaria, a partire dagli ultimi anni. In questa fascia d’età i bambini generalmente ne accettano l’uso senza sentirsi troppo diversi rispetto ai compagni.

Non dobbiamo sottovalutare le dinamiche relazionali e psicologiche vissute da un bambino con DSA a cui viene proposto l’uso di questi strumenti. Spieghiamogli che l’utilizzo dei mezzi compensativi serve per agevolare il suo apprendimento. Facciamolo anche riflettere sul fatto che tante persone adulte nel mondo del lavoro usano i computer; lui quindi è avvantaggiato, perché ha la possibilità di imparare ad usarlo senza dover aspettare di diventare grande.

I docenti possono dare il loro contributo, avviando una serie di iniziative inclusive per spiegare alla classe l’importanza dell’applicazione di queste tecnologie. Se lo strumento non viene introdotto da un percorso pedagogico adeguato, si rischia di farlo diventare causa di emarginazione e di disagio, anziché di inclusione. Purtroppo se bambini e ragazzi con DSA rifiutano le tecnologie compensative, per paura di essere giudicati diversi dai compagni, rinunciano a fruire di un diritto loro riconosciuto e rischiano di rimanere penalizzati nei risultati scolastici.

Agevolazioni fiscali per l’acquisto di strumenti compensativi

In commercio esistono ottimi strumenti compensativi informatici, ma non mancano quelli gratuiti. Per l’elenco dei più usati si rimanda alla pagina Web dell’Associazione Italiana Dislessia tramite il seguente link https://www.aiditalia.org/it/pagina-dei-software.

Se si optasse per l’acquisto, è importante sapere che per le persone con DSA vengono riconosciute delle agevolazioni fiscali. È possibile detrarre dall’IRPEF il 19% delle spese sostenute. Ecco qualche indicazione utile:

  • Occorre conservare la fattura o lo scontrino fiscale “parlante” nel quale sia presente il codice fiscale del soggetto con DSA e il tipo di prodotto acquistato.
  • Bisogna essere in possesso di un certificato rilasciato dal Servizio sanitario nazionale, da specialisti o da strutture accreditate, che attesti per sé ovvero per il proprio familiare, la diagnosi di DSA.

Fonti bibliografiche

F. Fogarolo ( 2011 ) Per compensare la dislessia è davvero sufficiente un computer? Rivista dell’Istruzione, Maggioli n. 1 gennaio